venerdì 7 febbraio 2014

Nanostorie Pasolinisticamente Fondanti
"Come sai il film è preso dalle 120 giornate di sodoma di De Sade, ma è ambientato durante la repubblica di Salò, cioè circa il '44-45'. Quindi c'è molto sesso, ma il sesso che c'è nel film è il tipico sesso di De Sade, cioè un sesso la cui caratteristica è esclusivamente sadomasochistica, in tutta l'atrocità dei suoi dettagli e delle sue situazioni. Ora a me interessa questo sesso, come, appunto interessa a De Sade, cioè per quello che è, ma nel mio film tutto questo sesso assume un significato particolare ed è la metafora di ciò che il potere fa del corpo umano, è la mercificazione del corpo umano, la riduzione del corpo umano a cosa, che è tipico del potere, di qualsiasi potere, cioè se io al posto della parola Dio, in De Sade, metto la parola potere, viene fuori una strana ideologia estremamente attuale e questa attualità segna un salto, un vero e proprio salto rispetto a film precedenti che ho fatto fino ad ora, cioè la trilogia della vita, Il Decamerone, I Racconti di Canterbury e le mille e una notte. È il marxismo puro, il “manifesto” di Marx dice proprio questo: il potere mercifica i corpi, trasforma il corpo in merce, quando Marx parla dello sfruttamento dell'uomo sull'uomo parla effettivamente di un rapporto sadico. Che i sadici fossero dei potenti è un dato di fatto. In De Sade i quattro che fanno le cose tremende delle 120 giornate sono un banchiere, un duca, un vescovo e un presidente di tribunale, cioè rappresentano il potere, il braccio secolare del potere, sono 4 nazi-fascisti di quel periodo, però sono persone particolarmente colte, in grado di leggere veramente bene Nietzsche o Baudelaire o magari anche lautréamont, sono personaggi piuttosto ambigui e poi, soprattutto il film è privo di psicologia e quindi di dati anagrafici reali. Un altro elementi di ispirazione del film è rievocare quei giorni che io ho vissuto

Pasolini e i “giovani”
In che modo la lezione di questo film potrebbe essere capita dai giovani?
R. Io credo che i giovani non lo capiranno, non mi illudo di essere capito dai giovani, perchè con i giovani è impossibile instaurare un rapporto di carattere culturale, perchè i giovani vivono nuovi valori con cui i miei vecchi valori in nome dei quali io parlo sono incommensurabili. Sembra che si mettano d'accordo, parlano nello stesso modo, ridono nello stesso modo, si comportano nello stesso modo, fanno gli stessi gesti, amano le stesse cose. Insomma io ho visto delle divise, perchè io quando ero ragazzo ho visto i balilla, gli avanguardisti, però non ho mai visto la gente in divisa come oggi. Non si chiamano boy scout o balilla o gioventù nazista, però è tutto fondato su questo movimento informale ed autocreantesi di gioventù, è tutto fondato sui giovani. La cosa orrenda di tutto il giornalismo e la cultura italiana è che invece i giovani siano liberi, siano privi di complessi, siano disinibiti, vivano una vita felice... pensa che tutta la borghesia italiana è convinta di questo … anche tutta la sinistra.
L'ideale del consumismo.
C'è un enorme gruppo che si estende da mILANO a bOLOGNA, comprende rOMA, arriva, serpeggiando, al sud, è una società omologatrice che rende tutto uguale da cima a fondo, e quindi è chiaro che cadono i confini, i piccoli gruppi.
Senza ideologia?
...Come non ha ideologia... l'ideologia consumistica... invece che sotto una bandiera si mettono un vestito che è una bandiera. Sono cambiati alcuni strumenti esterni, ma in pratica tutto è una depauperizzazione dell'individualità che si maschera attraverso una sua valorizzazione...
Durante la cosiddetta età repressiva il sesso era una gioia, perchè avveniva di nascosto ed era un'irrisione di tutti gli obblighi e i doveri che il potere repressivo imponeva, invece nelle società tolleranti, come si dichiara la nostra, quella in cui viviamo, il sesso è semplicemente nevrotizzante, perchè la libertà concessa è falsa e soprattutto è concessa dall'alto e non conquistata dal basso, quindi non si tratta di vivere una libertà sessuale, ma di adeguarsi a una libertà che viene concessa.
Le società repressive reprimono tutto e quindi gli uomini possono fare tutto, invece le società permissive permettono qualche cosa e si può fare solo quello.
Vi è una grande libertà nella coppia eterosessuale, però è una libertà per modo di dire, perchè deve essere quella e poi è obbligatoria, e siccome è concesso, è diventato obbligatorio. Perchè un individuo, visto che è una libertà concessa, non può non approfittare di questa concessione, quindi si sente obbligato ad essere sempre in coppia, quindi la coppia è diventato un incubo, un'ossessione, invece che una libertà.
si tratta di una coppia totalmente insincera e falsa, di una insincerità spaventosa. Vedi i ragazzi presi da chissà quale slancio romantico, per strada camminano tenendosi per mano o abbracciati. Cosa è questo improvviso romanticismo? È semplicemente la nuova coppia rilanciata dal consumismo è una coppia che “compra”???? Tenendosi per mano vanno alla rinascente o all'upim. Con la tolleranza sono diventati tutti nevroTiCi. Gli italiani sono nevrotici, quando c'era la repressione erano molto equilibrati.
Modernità coincidenza di libertà con razionalità
Mutazione antropologica
La vera apocalisse è che la tecnologia, l'era della scienza applicata farà dell'uomo qualcos'altro da quello che era prima, è adesso che è successo qualcosa che non ha equivalenti nella storia dell'uomo e siamo terrorizzati che i nostri discendenti non siano più come noi. È un po' la fine del mondo...
Il sm è una categoria eterna dell'uomo, c'era al tempo di De Sade, c'è adesso, ma non è quello che mi importa... Ma il reale senso del sesso nel mio film è una metafora del rapporto del poterE con chi gli è sottoposto e quindi vale in realtà per tutti i tempi. Evidentemente la spinta è venuta dal fatto che iO detesto il potere di oggi. Ognuno odia il potere che subisce e dunque io odio con particolare veemenza il potere di oggi. È un potere che manipola i corpi in un modo orribile e che non ha niente da invidiare alla manipolazione fatta da Himmler o da Hitler. Li manipola trasformandone la coscienza, cioè nel modo peggiore. Istituendo dei nuovi valori che sono alienanti e falsi, i valori del consumo che compiono, quello che Marx chiama un genocidio delle culture viventi, reali, precedenti. Ha distrutto rOMA. Per esempio non esistono più i romani. Un giovane romano non c'è più, è un cadavere, il cadavere di se stesso che vive ancora biologicamente ed è in uno stato di imponderabilità tra gli antichi valori della sua cultura popolare romana e i nuovi valori piccolo borghesi consumistici che gli sono stati imposti

In realtà i produttori costringono i consumatori a mangiare merda... tutte robe sofisticate e adulterate che sono merda. Io potrei fare un film su un industrialotto milanese che produce biscotti e poi fa la pubblicità e poi li fa mangiare ai consumatori. Sarebbe un film terribile.
Il potere resta tale e uguale, soltanto cambia carattere. Il suo suddito anziché essere risparmiatore, religioso … è consumatore, imprevidente, irreligioso, laico... cambiano dei caratteri culturali, ma il rapporto è identico. Quindi un film non soltanto sul potere, ma su quella che io chiamo l'anarchia del potere, perchè nulla è più anarchico del potere, il potere fa praticamente ciò che vuole e ciò che il potere vuole è completamente arbitrario o dettatogli da sue necessità economiche che sfuggono alla logica comune.
Sia il cristianesimo che il marxismo sono stati imposti dall'alto, non sono mai venuti dal basso. Questo principio della sottomissione che sarà un po' analogo all'istinto di morte di Marx, coesistente allo spirito aggressivo dell'amore è continuato a vivere inalterato sotto il cristianesimo, perchè il cristianesimo è diventato immediatamente religione di stato, religione della classe dominante, ed è stato imposto, e quindi non ha cambiato questi istinti profondi. L'unico sistema ideologico che ha veramente coinvolto anche le classi dominate è il consumismo che dà una certa aggressività, perchè questa aggressività è necessaria al consumo, perchè se uno è puramente sottomesso, segue l'istinto puro della sottomissione, che consumatore è? ...Uno che accetta il suo stato di inferiore. Il consumatore deve lottare per elevare il suo stato sociale. Si crede falsamente e stupidamente aggressivo e non sottomesso.

Forme di rito

vari tipi di linguaggi
il cinema è più di un linguaggio. Un regista esprime la realtà attraverso la realtà è per questo che mi piace di più il cinema della letteratura. La lingua esprime la realtà attraverso un sistema di segni, esprimendo la realtà attraverso la realtà, opero e vivo continuamente a livello della realtà.
L'immagine su quali linguaggi si fonda? Si fonda sulle immagini dei sogni e della memoria. Quando sognamo e ricordiamo giriamo dentro di noi dei piccoli film. Allora il cinema ha le sue fondamenta su un linguaggio completamente irrazionale – i sogni, la memoria e la realtà come fatto bruto. In fondo una immagine è infinitamente più onirica che la parola".