domenica 14 ottobre 2012

trasformata di Fourier consumistico/reale.
Goffe, incerte, gonfie, grasse, avariate,
marce, putrescenti, fetide statue di cera,
pronte ad accendersi e a consumarsi
 per un: "no!-nulla!",
quint'essenza della "bellezza" post-moderna.
Cera! Si, come cera possono annientarsi
i tratti somatici tornando ad essere "tabula rasa".
Finti manichini, che ogni tanto vanno in vacanza
come in un vecchio film di fantascienza.
Dire si, dire no, ballare...
 come tanti orsi ammaestrati
che attendono lo zuccherino
quando fanno bene il loro numero.
Arrossire, sbiancare, abbronzarsi,
sbronzarsi, decolorarsi,
tirarsi le zampe di gallina
per un successivo, ulteriore, ennesimo
tagliando di bellezza
obliterato nell'officina più vicina.
Fare inchini, riverenza, blandire...
a comando...
senza convinzione.
Annoiandosi e sbadigliando,
grattarsi dove il pelo è più folto.
Stiracchiarsi, massaggiarsi, spulciarsi
e poi, in "premio",
sfregarsi nevroticamente
fino ad accendersi
in una parodia
di tanti piccoli, gratificanti,
meschini orgasmini
non nocivi per alla salute.
Esseri fantascientifici dotati
di umorismo addomesticato
capace di tirare appena
le labbra come in rigor mortis,
per evitare di "sciupare" merce.
Sepolcri imbiancati,
"esteriormente perfetti
e capaci di fare cose atroci",
in cambio di "pochi
- nemmeno trenta- denari"
... la paghetta del soldato
a cui hanno estirparto il
"sennò la coscienza...",
a conferma che si tratta
di un optional.
Dopo, a casa, basta
un "optalidon"
un "prozac"
un "ropnol",
un'anfetamina,
un acido,
una dose letale di dopamina,
una "pera",
unica via per i vegetariani
con la convinzione
di poter cambiare il mondo
semplicemente ingollando
flora ad ornamento
delle pietre tombali
residenti nell'alveo
della cavità virtuale.