mercoledì 19 settembre 2012

Arco Riflesso
SNC: contenuto nella scatola cranica e nello speco vertebrale.
SNP: costituito dai nervi cranici e spinali.
SNV: regola l'attività dei visceri.
L'SNP è costituito da nervi, fasci di assoni con guaina mielinica. Se sono costituiti solo da fibre effettrici sono nervi motori, se composti da fibre ricettrici sono nervi sensitivi, se composti da entrambi sono misti.
Gli organi di senso hanno la funzione di ricevere gli stimoli esterni e quelli interni all'organismo e di trasmetterli in forma di segnali ai centri nervosi. Le cellule sensoriali captano gli stimoli, ma non tutte le risposte corporee a questi segnali sono coscienti. Di fronte a un pericolo, ad un evento potenzialmente pericoloso, il corpo reagisce immediatamente (alla velocità di 40 m/s) e indipendentemente dai controlli coscienti. La risposta non viene elaborata dalla parte cosciente perchè impiegherebbe troppo tempo ed esporrebbe il corpo al rischio di "danneggiamento". Al midollo spinale è relegato tutto il processo. A scatenare il riflesso sono gli impulsi provenienti dalla periferia. Il tutto è mediato da almeno 2 neuroni, uno afferente ed uno efferente, tra cui è interposta almeno una sinapsi. Il neurone sensitivo, perpepisce lo stimolo potenzialmente pericoloso, e lo trasmette al midollo spinale, nella zona del corno anteriore, e, anzichè essere traspesso alle vie "superiori", attraverso una sinapsi, viene attivato immediatamente il neurone motorio che parte dal corno posteriore del midollo, arriva al muscololo/effettore e scatena la reazione appropriata...

Questura centrale -> Un giorno qualsiasi ->. Cella degli arrestati.
La mia vita non è stata un granchè. Lunghi anni di studio, poi la laurea, tanti contratti a termine, tanto call-center, tante collaborazioni a progetto. Da piccino volevo fare lo scienziato... il ricercatore... o il giardiniere.
Ho vissuto precariamente la mia vita. Da che mi ricordo, sono sempre stato precario. Precario nel lavoro, precario nella casa, precario nella vita... Forse avrei dovuto emigrare. Unirmi alla "fuga di cervelli". Invece, vigliaccamente, per paura e, un po', per convinzione,sono rimasto. Sognavo di contribuire a creare un paese, il mio paese che amo profondamente, più forte e più dignitoso... Invece mi è capitata questa cosa qui. Non riesco a dare una spiegazione, non riesco a darne contro. Stavo guidando, andavo piano e... l'ho investito. Ho ucciso un uomo. Gli sono passato sopra la testa con un pneumatico. Adesso sono dispiaciuto... davvero dispiaciuto, ma immediatamente dopo l'incidente mi ha fatto piacere vederlo così. Ho sentito un enorme sollievo, come subito dopo aver corso un pericolo mortale. Non ricordo esattamente perchè, nè come è successo. Ho ricordi confusi... frammenti... come quello che è rimasto sull'asfalto. Ricordo che stava attraversando e, al centro della mia carreggiata, ha alzato il giornale...

n256: "Come ti chiami?"
n√-2: "n√-2"
n256: "Perchè l'hai fatto?"
n√-2: "fatto cosa? Io non ho fatto niente."
n256: "Andiamo, ti hanno visto almeno 30 persone. Hai improvvisamente accelerato, appena hai visto quel poveraccio."
n√-2: "non sono stato io... sono innocente."
n256: "non hai via di scampo, la macchina targata n128n è risultata di tua proprietà, sul volante sono state trovate solo le tue impronte, per non parlare, poi, della sezione fibre e fili. Poi ci sono almeno 30 persone che hanno assistito al fatto. Dai, dimmi perchè l'hai fatto... parlo nel tuo interesse. A questo punto una confessione può soltanto agevolarti..."

Cella
nell'interrogatorio non ho detto tutto. Del resto che avrei potuto dire? Non sarebbe stato credibile se avessi raccontato tutta la verità. 
Era vecchio, con i capelli bianchi, il passo sicuro, l'andatura da padrone dell'universo. Ha alzato con gesto energico ed autoritario il braccio teso, la mano aperta e, nel fare ciò, ha mostrato un giornale, "Il Tempo", lo stesso che legge il mio "capo". Mi è sembrato di vedere un ghigno di soddisfazione per l'attraversamento che mi costringeva a una brusca frenata. Mi è sembrato di riconoscere il mio "datore di lavoro". È stato solo un istante... o non so che. È allora che senza alcuna intenzione il mio piede ha pigiato sull'acceleratore invece che sul freno. Giuro davanti a Dio, e a me stesso, che non c'è stata da parte mia nessuna volontà deliberata o attività cosciente. È per questo che mi sono dichiarato innocente, ed è per questo che posso dire "non ero io"... perchè non posso essere responsabile di un "crampo" generato da un arco riflesso.