lunedì 27 agosto 2012

Ballando con la tromba sulla tomba
"Il vero mistero dell'isola di Pasqua, 
non è come sono arrivate qui le sue strane statue, 
il mistero è come mai i Rapa Nui 
non abbiano reagito preventivamente"
all'autosaccheggio e all'autodepauperamento della propria isola.

Non si tratta di un "mistero". È la cosa che molti, ad esempio i Zeitgeist (che svolgono, comunque, un'azione meritoria), sembra non riescano a comprendere. È la complessità, l'organizzazione di una qualsiasi struttura economica e i rapporti, storicamente determinati, che la accompagnano. Sapere che l'umanità è a rischio di catastrofe quale mai ha visto in passato, non basterà a fermare o, addirittura, ad invertire la tendenza allo "sfruttamento" del pianeta. Ogni abitante della terra sa (così come i Rapa Nui sapevano), ha coscienza del rischio imminente che corre, ma non può, oggettivamente, modificarlo. I motivi sono tanti e complessi. Ognuno di noi vive immerso in una trama -imprigionato in una rete?- di relazioni e rapporti economico/sociali ed ogni tentativo di modifica del modo di vivere e di produrre non può prescindere da questo. Se una qualche impresa produce un qualsiasi bene si stabiliscono delle relazioni, queste relazioni sono un prodotto sociale storicamente determinato. È la risultante di quello che gli esseri umani sono stati in grado di "porre in campo" nel corso dei secoli. Ci sono "ottime" ragioni se il sistema di vita e di produzione si è evoluto in un certo modo. Non del tutto estraneo a questa evoluzione è l'incapacità di gestire la complessità. La complessità in senso lato, nel senso di come si strutturano le  relazioni sociali, i rapporti di produzione, il diritto e le modalità di funzionamento del tutto. C'è un salto che sembra passare inosservato alla maggioranza degli stronzi che "pontificano" e scodellano di continuo "soluzioni" capaci di risolvere gli enormi, colossali problemi che oggi si pongono e la cui soluzione diventa di momento in momento sempre più urgente. Tutti, chi più chi meno, fanno riferimento alla coscienza, alla consapevolezza, al prendere atto delle condizioni drammatiche in cui l'umanità vive, insomma si fa riferimento a variabili e comportamenti individuali, o comunque soggettive, dimenticando, tra l'altro, che la coscienza è un optional e tutta l'esperienza, fallimentare, del fascismo e comunismo. Sembra che suggeriscano che la possibilità di modificare questa situazione foriera di olocausto e catastrofi future prossime risieda nella modifica dei "comportamenti" individuali! ("diventiamo consumatori responsabili... l'agricoltura e il commercio equo e solidale, magari condito con un po' di vegetarianesimo -se mangiassimo meno carne ci sarebbe più cibo a disposizione per tutti gli esseri umani- che fa tanto alternativo, o qualche altra amena stronzata elaborata da menti annoiate che farebbero meglio ad essere impiegate in ambito domestico). Questo continuo "tenere" sotto pressione i comportamenti individuali dei molti, ma non di tutti -qualcuno dovrebbe spiegare perchè si chiede alle persone comuni di fare ad esempio la "raccolta differenziata" costringendo l'intera popolazione a fare un lavoro totalmente gratuito a beneficio, in ultima analisi, dei soggetti che immettono nell'ambiente oggetti destinati, in breve tempo, a diventare "rifiuti". di questo passo "produrre" rifiuti sarà uno "straordinario" atto rivoluzionario e di non accettazione del totalizzante e assolutizzante "status quo". Io ad esempio pratico la "dispersione del rifiuto nell'ambiente", come forma di protesta, come atto liberatorio e come anticipazione di libertà che, a breve, saranno  sicuramente eliminate. Si tratta esattamente del "diametralmente opposto" all'astenersi nel presente per poter "opzionare" nel futuro. Anticipo, con notevole capacità divinatoria, un atto che domani, o in un futuro molto prossimo, sarà vietato e pesantemente sanzionato; o perchè vengono avanzate richieste sempre più intransigenti e che non consentono alcuna "tolleranza" soltanto verso gli individui, mentre le imprese, in particolar modo alcune imprese, sempre più godono di una specie di salvacondotto universale, qualunque sia il loro comportamento e a prescindere da quanta gente "terminano" con metodi "pacifici" e notevolmente "chirurgici"- sta producendo un restringimento progressivo delle libertà e degli spazi individuali noto col nome di "garrota". È un vero spasso, "dal schiantar dal ridere" vedere tante formichine che si affannano nella "compilazione" corretta del toto rifiuto e allo stesso tempo imprese, industrie intere, "verticalmente integrate", che si comportano come un sol uomo, produrre oggetti predisposti, già in fase di produzione, con tanto di progetto e di certificazione CEE ISO 9000 NON SO CHE cazzo, al mal funzionamento, in modo che dopo un certo intervallo si rompano e/o smettano di funzionare, merci con la "data di scadenza" come il latte. Non si parla di cose da poco, ma di milioni di tonnellate di "rifiuti". Quanti rifiuti producono auto che devono essere "rinnovate" ogni 4-5 anni? o fax, computer, elettrodomestici e chi più ne ha più ne metta da sostituire dopo pochi mesi? quando invece bisognerebbe costruire oggetti capaci di durare in eterno, completamente modulari, in modo che quando si manifesta un difetto -ammesso che si manifesti- possa circoscriversi al solo componente difettoso. Questo livello, "the dark side of de moon" (ma poi anche il portare alla luce questi comportamenti da censurare tramite il codice penale e attraverso pene detentive ultra centenarie di carcere in regime duro permetterebbe di evitare la catastrofe prossima ventura? forse no, ma almeno renderebbe più tollerabile la "raccolta differenziata" e contribuirebbe a far sentire la gran parte della popolazione meno cogliona), quello che davvero potrebbe risolvere, forse, il problema dei "rifiuti", risulta essere appunto occulto, oscurato, manifestamente ignorato e a nessuna delle menti eccelse, che producono, suggeriscono e favoriscono vincoli e "servitù" per i soliti noti,  è venuto in mente, appunto, di "regolamentarlo", di rendere questi comportamenti, penalmente rilevanti...
CAZZATE! Solo CAZZATE COLOSSALI.  Nessun comportamento da consumatore responsabile o consapevole o quel che diavolo volete impedirà il suicidio dell'umanità (tra l'altro se bastasse fare riferimento ai comportamenti individuali, si sarebbero risolti, ne sono fermamente convinto, la maggior parte dei problemi che attualmente ci affliggono con il messaggio cristiano, duemila anni fa) così come nessun "grillo parlante", nessun essere dotato di notevole "lungimiranza" e capacità di mettere a fuoco i problemi  -che sarà sicuramente esistito- ha impedito l'arresto della civiltà dei Rapa Nui, la loro drastica riduzione numerica e il loro continuo e progressivo depauperamento.
Se non si terrà conto del livello della complessità che la risoluzione di un problema simile comporta; se non si individueranno soggettività capaci di portare a compimento una "rivoluzione capace di eliminare il profitto" (i due livelli sono ormai strettamente connessi) -pacifica o violenta non ha importanza- che ponga definitivamente al sicuro le "sorti del mondo"; se non si riuscirà a costruire un sostrato economico, tramite, che so, "centri motori di sviluppo economico" che consenta di sostituire le imprese attualmente esistenti, potenzialmente assimilabili a serial killer di massa, scientemente responsabili di questa situazione di rischio oggettivo per il globo intero; se non si delineerà una netta linea di demarcazione tra "vecchio" e nuovo "mondo"; non sarà possibile "salvare alcunchè. Ed io non credo che sia possibile.
I comunisti, purtroppo, i soli ad aver compreso, duramente compreso, che il problema è più ampio e più difficile da risolvere di quel che dicano i novelli ecologisti, purtroppo, rimangono ancorati all'ipotesi dell'"autonomia del politico".
Soluzione possibile/Analisi dei dati.
È inutile perdere tempo o dare ricette che servono soltanto ad impiegare il tempo e la mente di tanti "disadattati mentali", in modo che la "catastrofe" avvenga in maniera "pulita", "indolore", senza tanti "piagnistei" e, soprattutto, "senza panico". Sarebbe più intelligente "anticipare" la soluzione più logica senza alcuna paura o ipocrisia, ma dicendo, fuori dai denti, quel che deve essere detto e facendo ciò che deve essere fatto senza indugio, senza spreco di tempo e senza impantanarsi in inutili e "gommose" pastoie etiche e morali. Va finalmente detto che l'etica, la morale, le libertà/gli spazi individuali hanno possibilità di esistenza se e solo se risultano essere compatibili con l'economia, se e solo se esistono margini economici che li rendano possibili. È necessaria, senza inutili "mal di pancia", una soluzione, in armonia con la "Governance" internazionale e con il "politically correct", che preservi -renda compatibile- la libertà economica e la "vita" sul pianeta. Non riempirsi la bocca, la mente, il cervello ed il culo con gli inutili "comportamenti consumistici responsabili", scambi più o meno "etici" e  soluzioni che ricercano il pelo nell'uovo e lasciano che la trave devasti tranquillamente quel che resta dell'"impersonale" occhio, soluzioni che hanno il solo scopo di "coprire", di "stendere" un "velo pietoso". La soluzione vera consiste, è un "imperativo categorico", nel ridurre in misura notevole gli "esuberi" terrestri. La quota necessaria di "ricollocazione in altro ambito" degli "esuberi" è, si prevede a meno di imprevedibili imprevisti, di 4 miliardi di esseri umani, cioè la popolazione intera dell'Asia. È pertanto necessario... creare un virus capace di colpire selettivamente alcuni genotipi particolari, così come già evidenziato nei documenti segreti divulgati dal "Quo"-"Widi"-"Leaks", nei quali illuminati scienziati, vere e proprie teste d'uovo, correttamente lo ponevano all'attenzione dell'agenda internazionale. Un virus che attacchi soltanto certe caratteristiche genetiche tipiche delle solo popolazioni asiatiche. Lo "smarrimento", in un sol colpo, di 4 mld di unità ci consentirebbe di continuare a "conservare" e a "mantenere compatibili" vita e certe libertà economiche secondo lo stranoto ed insostituibile assioma Smithiano che riesce a coniugare superbamente - è un caso più unico che raro di esclusiva, eccelsa luminosità del pensiero umano- interesse personale, interesse generale e "mano invisibile" del mercato -in sostanza un modo poeticamente, eticamente e politicamente corretto di spararsi una sega, senza "toccarsi" evitando, così, anche, la deriva peccaminosa.
P.S.
Effetti collaterali.
Uno dei tanti effetti collaterali, una volta tanto benefico, insiti in questa elegante quanto efficacie soluzione che vale la pena ricordare è l'eliminazione della produzione di merci, peraltro di scadente qualità, cinesi, indiane ecc. con gran giovamento per le nostre economie.