sabato 27 agosto 2011

Q.I.
Un figlio scemo puo' capitare a tutti. Una combinazione sbagliata nel calcolo combinatorio "allele Vs allele". Si tratta di un momento. Forse il controllo di qualità si era assentato o era dovuto andare in bagno per un attacco di dissenteria acuta... vallo a sapere... Però una volta che la combinazione si è prodotta, non c'è più niente da fare o da dire. Uno si tiene il figlio scemo per tutta la vita. La civiltà occidentale e gli individui che la compongono sono l'elite del genere umano. Razionalità e costanza, oppure "costanza e tutta panza". Eppure ultimamente c'è qualcosa che non funziona. I figli "occidentali" sembrano tutti malaticci, pallidi, e ... scemi. È come se lo sviluppo del benessere, della produzione industriale, della capacità produttiva e il sentiero di sviluppo verso il "capitalismo" "maturo" danneggiasse irrimediabilmente le cellule moderatamente nervose, favorisse l'ottundimento dei sensi e la forza degli spermatozoi. Ormai è un dato di fatto che gli spermatozoi "occidentali" mostrano un declino senza pari, diminuiscono di numero, diventano più deboli e il loro Q.I. declina irrimediabilmente verso lo zero assoluto. Se in passato si poteva dire che un individuo era il risultato di un processo di integrazione genetico e sociale, lo sviluppo economico e l'entrata nella cerchia ristretta delle economie avanzate determina un'azzeramento del fattore genetico. I nuovi "dominatori" della terra nascono idrocefali, tabule rase, corpi perfetti dotati di culi, tette e peni  enormi perfetti, ma senza intelligenza. L'intelligenza si è volatilizzata, probabilmente assorbita tutta nello sforzo della bellezza, essendo "la bellezza superiore alla intelligenza, perchè non ha bisogno di dimostrare nulla"... ecco questo è il punto... l'intelligenza si è persa nel tentativo di diventare bellezza e la bellezza, una volta raggiunta non ha bisogno di alcunchè e men che mai di intelligenza... deve solo mostrarsi e magari atteggiarsi in quelle pose che gli animali assumono durante il corteggiamento amoroso. Non è importante essere intelligenti, l'importante è assumerne la posa. Questo processo se ha reso l'intera popolazione più bella e senza bisogno di dimostrare alcunchè, a tutto vantaggio di quelli che possono scoparsela senza ritegno, ha abbassato il decoro e la dignità certamente di una parte di essa. I genitori soffrono di questo abbassamento generale dell'intelligenza; erano abituati ad usarla come ori e gioielli; come rafforzativo della personalità. Poter "esibire" un figlio incapace di calcolare al volo la radice quadrata del logaritmo di, che so, 135.748.577.177 è un dolore incapiente.
La statistica, inconsapevole dell'acqua che scorre sotto i ponti e delle auto che vi "transitano" sopra, mostra, incolpevole, i desiderata dei  fornitori inesauribili di gameti maschili e femminili. OCCHI AZZURRI, CAPELLI BIONDI, CORPI STATUARI E GENIALITÀ, secondo quanto prescritto dalle arianizzanti indicazioni generali, propagandate sui media in un cortocircuitante loop che ritorna sempre su se stesso in un infinito percorso ellittico capace solo di precipitare in una sterile rincorsa tra la coda e la bocca del cane. Il fatto è che spesso, invece, i risultati cozzano con le aspettative "razionali" in materia di progenie, e seguono, più che i desideri l'impronta, infangata, genitoriale. Da un carciofo è raro che  nasca una violetta o una mammola. Un figlio è una riverdicazione ed una occasione, sempre mancata, per saldare il conto a quella figlia di troja della sorte che sembra accanirsi contro senza alcuna ragione.
Io e mio padre.